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Jacques Lacan considerava Kierkegaard come il più acuto indagatore dell’anima prima di Freud. Ne è stato un lettore assiduo e originale, e lo cita in alcuni punti cruciali del suo insegnamento, così che Kierkegaard illumina Lacan nello stesso movimento in cui Lacan illumina Kierkegaard. I paradossi del desiderio, le figure del godimento, i miraggi dell’amore, ma anche le astuzie ironiche dell’enunciazione, i chiasmi della temporalità, la ripetizione, l’angoscia, il senso di colpa, la creazione e il ruolo di Dio: ecco le questioni suscitate da questo dialogo.
Autori:
Edizione:
Quodlibet, Macerata
Anno:
2009
Anno ed. originale:
2004
Parole chiave: